Focus sulla lobby gay nella Chiesa Cattolica.

Dicamo anzitutto che il termine lobby indica un gruppo di persone che, si propone di esercitare la sua  influenza su chi ha potere per ottenere l’emanazione di provvedimenti in proprio favore, riguardo a determinati problemi o interessi; la lobby è quindi un gruppo di pressione per giungere a particolari risultati vantaggiosi per il gruppo stesso[1].

Intorno agli anni 2012 si cominciò a parlare addirittura di una “lobby gay” (cioè di un gruppo di pressione orientato a legittimare gli atti omosessuali ) all’interno della Chiesa. Un sacerdote polacco, don Dariusz Oko, pubblicò un testo che fece scalpore, come spiega molto bene R. Marchesini [2]; secondo questo sacerdote polacco: “Dopo il Concilio vaticano II, ai tempi della rivoluzione sessuale del 1968, la teologia cattolica morale ha cominciato ad accettare le idee che prima erano considerate estranee al Magistero della Chiesa e alla morale tradizionale. … l’omosessualità smise di essere considerata contro la legge naturale e contro la Rivelazione. Questo modo di considerare la sessualità umana è si è infiltrato in tanti seminari e monasteri nel mondo. In conseguenza, in molti seminari diocesani e abbazie di tutti i continenti hanno cominciato a sostenere l’idea che esistono due orientamenti sessuali equivalenti: eterosessuale ed omosessuale. … Negli anni Settanta e Ottanta del Ventesimo secolo i sacerdoti con tendenze omosessuali hanno cominciato a creare molti problemi in tante diocesi ed abbazie nel mondo. Lo scandalo degli abusi sessuali su minorenni, esploso negli anni ’80 negli USA, è in gran parte dovuto a preti gay e nel 2002 questa situazione ha portato a un vero e proprio terremoto. Nel 1989, don Andrew Greeley, scrittore e sociologo cattolico, ha scritto sul settimanale americano National Catholic Reporter di Kansas City a proposito della “mafia lavanda” [locuzione che indica la lobby gay all’interno della Chiesa cattolica] in un articolo che ha indignato alcuni e ha trovato d’accordo altri. Secondo Greeley il sacerdozio stava diventando sempre più gay, e non era più rappresentativo della Chiesa universale.” [3] Appare dunque evidente che in un contesto di crollo delle certezze tradizionali in campo morale si è sviluppata una tendenza perversa anche in vari ambienti ecclesiastici che ha portato a deviazioni dalla sana dottrina e dalla sana morale, ciò ha prodotto appunto la presenza di gruppi di pressione omosessuali nella Chiesa, i gravissimi e numerosi casi di pedofilia e il fenomeno della omoeresia: “L’omoeresia è un rifiuto del Magistero della Chiesa cattolica sull’omosessualità. I sostenitori dell’omoeresia non accettano che la tendenza omosessuale sia un disturbo della personalità. Mettono in dubbio che gli atti omosessuali siano contro la legge naturale.” [4]

P. D. Kowalczyk SJ ha scritto un articolo intitolato appunto: eresia omosessuale; in tale testo egli afferma che c’è stato un tentativo di far passare il linguaggio dell’ideologia omosessuale durante la sessione straordinaria del Sinodo dei vescovi sulla famiglia ma grazie all’atteggiamento dell’arcivescovo Gądecki, questo tentativo è fallito, ma, prosegue il teologo gesuita, coloro che lavorano per la legittimazione degli atti omosessuali continuano i loro sforzi per seminare la zizzania, in questa linea va un domenicano italiano che vive a Parigi, Adriano Oliva, che ha pubblicato un libro sull’amore e l’amicizia, in cui afferma che San Tommaso valutava l’omosessualità come coerente con la natura delle persone omosessuali. Oliva sostiene non solo il riconoscimento statale dei matrimoni omosessuali con i pieni diritti degli sposi, ma anche l’amministrazione del sacramento del matrimonio a tali coppie e il loro invito alla Comunione sacramentale. [5] 

Occorre sottolineare che, secondo Don Dariusz Oko: “L’omosessualità non è conciliabile con la vocazione sacerdotale. Di conseguenza, non è solo rigorosamente vietata l’ordinazione di uomini con qualsiasi tipo di tendenza omosessuale (anche se transitoria), ma anche la loro ammissione in seminario.” [6]

Benedetto XVI ha detto, nel 2010, che “… l’omosessualità non è conciliabile con il ministero sacerdotale; perché altrimenti anche il celibato come rinuncia non ha alcun senso. … La scelta dei candidati al sacerdozio deve perciò essere molto accurata. Bisogna usare molta attenzione affinché non si introduca una simile confusione ed alla fine il celibato dei preti non venga identificato con la tendenza all’omosessualità.”[7]

Come spiega R. Cascioli: “L’aspetto però più inquietante della denuncia di don Oko è quello riguardante una vera e propria lobby gay, capace di condizionare pesantemente la vita della Chiesa, garantendo carriere ecclesiali e impunità ai preti omosessuali.”[8]

Come si attua questa lobby, lo spiega don Oko affermando che gli ecclesiastici che praticano l’omosessualità : “… sanno molto bene di rischiare lo smascheramento e il discredito, e perciò si supportano a vicenda. Formano dei gruppi informali …” e attuano varie strategie per difendersi e supportarsi tra loro, anche a danno degli altri. [9]

Nel febbraio 2022 Don D. Oko è stato processato appunto per alcune sue affermazioni riguardo alla lobby gay.

Leggiamo in un interessante articolo apparso sulla Nuova Bussola Quotidiana in quel periodo: “… proprio oggi a Colonia si apre il processo a un sacerdote polacco, don Dariusz Oko, che è anche docente all’Università Cattolica di Cracovia, accusato di «incitamento all’odio» per un suo articolo apparso sulla rivista Thelogisches intitolato “Sulla necessità di resistere alle lobby omosessuali nella Chiesa”. …

La denuncia nei suoi confronti è stata presentata da un sacerdote della diocesi di Colonia che appare come un manifesto vivente del clero omosessuale, don Wolfgang Rothe, noto militante Lgbt, che lo scorso 4 novembre è stato protagonista di una benedizione di coppie omosessuali in una sauna per gay a Monaco di Baviera. Di don Rothe, che non risulta sospeso dal ministero, sono pubbliche anche foto in cui bacia un seminarista sotto a un ramo di vischio.”[10]

Un interessante articolo del prof. Andrzej Kobyliński, con un’ampia bibliografia, esamina varie questioni toccate da don Oko e precisa come in molti casi i problemi di “pedofilia” di sacerdoti sono legati all’omosessualità; questo articolo riflette in particolare sul problema del discernimento vocazionale per l’ordinazione sacerdotale di candidati omosessuali e riporta su questo tema vari testi delle Congregazioni Vaticane.[11] 

Anche R. Cascioli afferma che la questione dell’omosessualità ha uno stretto rapporto con gli abusi sui minori perché nell’80% dei casi di tali abusi, in America, si tratta non di pedofilia (abusi su bambini in età prepuberale) ma precisamente di efebofilia (abusi su adolescenti) che è una degenerazione dell’omosessualità[12] quindi la lobby omosessuale può favorire o favorisce tutto questo.

Papa Francesco appena entrato sembra che abbia parlato di una lobby gay nella Chiesa[13] 

Le parole precise che il Papa pare abbia detto sono queste: “Nella Curia ci sono sante persone, davvero, ci sono sante persone. Ma c’è anche una corrente di corruzione, c’è anche quella, è vero.. Si parla di una “lobby gay”, ed è vero, c’è. Dobbiamo vedere cosa possiamo fare…”[14]

Le parole appena riportate, porterebbero a pensare che il Papa, dopo tali dichiarazioni, sarebbe intervenuto per opporsi alla lobby gay e per ribadire la sana dottrina sugli atti omosessuali ma è ormai evidente che sono il Papa stesso e i suoi seguaci che che aprono la strada alla liceità degli atti omosessuali o addirittura affermano tale liceità (il Papa, perciò non corregge Cardinali e Vescovi che chiedono la legittimazione degli atti omosessuali ed elogia suor Gramick che va in tale linea; inoltre il Papa non corregge famosi professori come Chiodi e Fumagalli che affermano la liceità, in alcuni casi, contrariamente alla sana dottrina, degli atti omosessuali) . La strategia del “cambio del paradigma” sta operando per sovvertire  la sana dottrina anche riguardo agli atti omosessuali; ovviamente tale strategia non serve per aiutare le anime, anche se spesso si ammanta di pastoralità; solo il Buon Pastore con la sua Verità aiuta le anime …   Lo vedemmo più sopra: “Solo ciò che è vero può ultimamente essere anche pastorale.” [15]

Chi vuole aiutare le anime senza seguire Cristo Buon Pastore e la sua Verità, che la Chiesa custodisce, è in realtà un lupo travestito da pastore …

Il Cardinale Muller, intervistato nel 2019, ha confermato l’esistenza di una lobby gay tra i membri della Chiesa infatti ad un giornalista che gli ha domandato se davvero ci sia una  rete gay che lavora all’interno e all’esterno della Chiesa e che ha lo scopo di sovvertire la dottrina cattolica, il porporato tedesco ha detto: “Sì, in genere non si manifestano pubblicamente, ma si possono riconoscere da alcuni comportamenti strani, dal modo in cui si presentano, da certe opinioni. Si sostengono l’un l’altro e attaccano personalmente quelli che sono di impiccio per la loro agenda, piegano la dottrina della Chiesa ai loro fini, fanno continue polemiche contro i cattolici ortodossi.”[16] …

La potente pressione della lobby gay è stata notata da R. Cascioli anche in una significativa situazione che ha per protagonista papa Francesco “Rispondendo alla domanda di un giornalista che gli chiedeva cosa direbbe a una famiglia che scopre di avere un figlio omosessuale, papa Francesco sull’aereo che lo riportava a Roma rispondeva tra l’altro che dipende anche da quale sia l’età «in cui si manifesta questa inquietudine»; «Se si manifesta da bambini, ci sono tante cose da fare con la psichiatria, per vedere. Un’altra è se si manifesta dopo i vent’anni». Ma nel comunicato ufficiale che riporta il testo della conferenza stampa il riferimento alla psichiatria è stato cancellato.

Ovvio il motivo: guai a mettere in relazione l’omosessualità con l’idea di una patologia, un punto su cui la lobby Lgbt non transige. In realtà tutta la frase del Papa, dal punto di vista scientifico e antropologico, avrebbe bisogno di molte puntualizzazioni, ma qui è chiaro che l’unico motivo della censura è evitare di irritare la nota lobby.”[17]

Più generalmente lo stesso giornalista ha affermato: “Quanto pesi la lobby gay in Vaticano lo dimostra la cancellazione della parola psichiatria pronunciata dal Papa in relazione all’omosessualità. Questo episodio porta al cuore del problema del dossier di Viganò: una rete di potere omosessualista inarrestabile a livelli altissimi nella Chiesa. L’ex nunzio ha raccontato un piccolo tassello di un fenomeno vastissimo non circoscrivibile solo a questo pontificato, ma che non si vuole combattere: dai vescovi tedeschi omoeretici allo scandalo del gesuita Martin fino agli sdoganamenti di Avvenire e una serie impressionante di nomine sospette, gesti e decisioni che ora mostrano fin dove è arrivato questo processo.” [18]

La pressione della lobby gay si nota, secondo R. Cascioli anche nell’attacco contro il Papa emerito Benedetto XVI sul tema degli abusi sessuali[19]; ulteriormente tale pressione si può notare nella: “… battaglia attorno al link di un gruppo LGBTQ americano sul sito del Sinodo – prima messo, poi tolto, infine ripristinato – svela quanto la lobby gay sia ormai influente ai vertici della Chiesa. È il riconoscimento di un gruppo sconfessato dai vescovi americani, condannato dalla Congregazione per la Dottrina della Fede già 22 anni fa, e ora promosso da papa Francesco.” Più precisamente: “Il link a cui facciamo riferimento è quello di un webinar (seminario tenuto su internet) di New Ways Ministry, organizzazione americana di cattolici LGBTQ, che è sulla pagina delle risorse del sito del Sinodo … nessuno l’aveva notato (i frequentatori del sito ufficiale del Sinodo non devono essere particolarmente numerosi) finché il 6 dicembre un tweet del sempre presente padre James Martin, massimo sponsor dell’agenda LGBTQ nella Chiesa, non vi ha puntato le luci: il webinar sul sito del Sinodo è «un piccolo, ma storico passo avanti nei rapporti della Chiesa con le persone LGBTQ», ha scritto … il significato dell’operazione sta tutto nella presenza sul sito del Sinodo di una organizzazione LGBTQ.

 E non una qualsiasi: a New Ways Ministry, fondata nel 1977 da suor Jeannine Gramick e padre Robert Nugent, è stato più volte negato il riconoscimento di organizzazione cattolica … E in precedenza era stato il cardinale Joseph Ratzinger, in qualità di prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, a proibire «permanentemente» ai due religiosi «qualsiasi attività pastorale che coinvolga persone omosessuali». … È chiaramente anche a New Ways Ministry che si riferiva l’allora cardinale Ratzinger quando nel 1986 denunciava una potente lobby gay all’interno della Chiesa, ma con «stretti legami con coloro che agiscono al di fuori di essa», che vuole «sovvertire» l’insegnamento della Chiesa stessa.”[20]

Alla pressione che viene da fuori della Chiesa in ordine alla legittimazione degli atti omosessuali si aggiunge, quindi, quella che viene da questa lobby omosessuale all’ interno della Chiesa e purtroppo, questa duplice pressione si è grandemente rinforzata con il  Pontificato di Papa Francesco che con i suoi collaboratori sta attuando una chiara apertura verso la legittimazione degli atti omosessuali e sta appoggiando in varia forma tale lobby.

Dio ci doni la sua sapienza e liberi la Chiesa da una tale legittimazione.

D. Tullio Rotondo


[1]  “Lobby” in  Vocabolario on line Treccani http://www.treccani.it https://www.treccani.it/vocabolario/lobby/

[2] R. Marchesini  “Una lobby gay condiziona la Chiesa» https://lanuovabq.it/it/una-lobby-gay-condiziona-la-chiesa” 20.12.2012 lanuovabq.it, https://lanuovabq.it/it/lobby-gay-nella-chiesa

[3] R. Marchesini  “Una lobby gay condiziona la Chiesa» https://lanuovabq.it/it/una-lobby-gay-condiziona-la-chiesa” 20.12.2012 lanuovabq.it, https://lanuovabq.it/it/lobby-gay-nella-chiesa

[4] R. Marchesini  “Una lobby gay condiziona la Chiesa» https://lanuovabq.it/it/una-lobby-gay-condiziona-la-chiesa” 20.12.2012 lanuovabq.it, https://lanuovabq.it/it/lobby-gay-nella-chiesa

[5] D. Kowalczyk SJ , “Homoseksualna herezja” 26.1.2016, idziemy.pl, http://idziemy.pl/komentarze/homoseksualna-herezja/

[6] R. Marchesini  “Una lobby gay condiziona la Chiesa» https://lanuovabq.it/it/una-lobby-gay-condiziona-la-chiesa” 20.12.2012 lanuovabq.it, https://lanuovabq.it/it/lobby-gay-nella-chiesa

[7] Benedetto XVI, “Luce del mondo. Il papa, la Chiesa e i segni dei tempi. Una conversazione con Peter Seewald”, Roma 2010, p. 153.

[8]  R. Cascioli “Intervenire con decisione” 20.12.2012  lanuovabq.it  https://lanuovabq.it/it/intervenirecon-decisione

[9]  R. Cascioli “Intervenire con decisione” 20.12.2012  lanuovabq.it  https://lanuovabq.it/it/intervenirecon-decisione

[10] R. Cascioli “Dietro gli attacchi a Benedetto la lobby Lgbt.” 11.02.2022 lanuovabq.it https://lanuovabq.it/it/dietro-gli-attacchi-a-benedetto-la-lobby-lgbt

[11]  Andrzej Kobyliński “Omosessualità e sacerdozio. Il nodo gordiano – dei cattolici?”    Poznań Theological Studies 31(2017), p. 117-143 doi:10.14746/pst.2017.31.06

[12]  Cfr. R. Cascioli “Intervenire con decisione” 20.12.2012  lanuovabq.it  https://lanuovabq.it/it/intervenirecon-decisione

[13] R. Cascioli “«Lobby gay nella Chiesa». Lo dice anche il Papa” 12.6.2013 lanuovabq.it  https://lanuovabq.it/it/lobby-gay-nella-chiesa

[14] R. Cascioli “«Lobby gay nella Chiesa». Lo dice anche il Papa” 12.6.2013 lanuovabq.it  https://lanuovabq.it/it/lobby-gay-nella-chiesa

[15] Congregazione per la Dottrina della Fede “Lettera ai Vescovi della Chiesa sulla cura pastorale delle persone omosessuali”, n. 15 http://www.vatican.va 1.10.1986 http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_19861001_homosexual-persons_it.html

[16]C. Cascioli, “Müller: «I veri nemici del Papa sono i cortigiani»”, La Nuova Bussola Quotidiana, 3-2-2019 https://lanuovabq.it/it/mueller-i-veri-nemici-del-papa-sono-i-cortigiani

[17] R. Cascioli “Lobby gay inarrestabile, il dossier che non si vuole aprire.” 28.8.2018  https://lanuovabq.it/it/lobby-gay-inarrestabile-il-dossier-che-non-si-vuole-aprire

[18] R. Cascioli “Lobby gay inarrestabile, il dossier che non si vuole aprire.” 28.8.2018  https://lanuovabq.it/it/lobby-gay-inarrestabile-il-dossier-che-non-si-vuole-aprire

[19] R. Cascioli “Dietro gli attacchi a Benedetto la lobby Lgbt.” 11.02.2022 lanuovabq.it https://lanuovabq.it/it/dietro-gli-attacchi-a-benedetto-la-lobby-lgbt

[20] R. Cascioli “E il Sinodo è già un trionfo per la lobby LGBTQ.” 15.12.2021 lanuovabq.it  https://lanuovabq.it/it/e-il-sinodo-e-gia-un-trionfo-per-la-lobby-lgbtq

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